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LAB.OR

Laboratorio di Storia e Tecnica Dell'Oreficeria

Raccolta Bulgari

ARCHIVIO BULGARI

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L'ARCHIVIO DI COSTANTINO BULGARI e la sua pubblicazione on line

 Paolo Torriti

Costantino Bulgari (1889-1973), figlio del maestro argentiere greco Sotiris Voulgaris, fondatore della BVLGARI, ed artefice egli stesso, con il fratello Giorgio, dello sviluppo e dell'ampliamento dell'azienda, giunta a livelli mondiali, è stato uno dei massimi esperti di argenterie e oreficerie italiane antiche.

Era il 1945 e in quel periodo alla BVLGARI non esisteva il disegnatore-progettista di gioielli ma, come tutte le più importanti maison di alta gioielleria, ci si ispirava ai grandi gioiellieri parigini, comprando perfino i loro disegni. Giovanni Valli fu il primo vero e proprio designer di BVLGARI e, in particolare negli anni Cinquanta, il suo talento artistico, insieme all'abilità manageriale di Giorgio e Costantino Bulgari, furono alla base dello sviluppo di un marchio dallo stile inconfondibile e del successo internazionale dell'azienda.

Studioso e collezionista di oreficeria, tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Settanta del Novecento, Costantino condusse importanti ricerche relative agli orafi e agli argentieri di tutte le regioni e delle principali città italiane, dando vita alla pubblicazione di una raccolta, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, divenuta il modello assoluto di riferimento per tutti gli studiosi di oreficeria e argenteria antica, in particolare di Roma e degli Stati della Chiesa.

Ci troviamo di fronte pertanto ad un corpus di grande interesse, costituito da raffinati ed eleganti disegni, spesso acquarellati che, forse più delle riproduzioni fotografiche, ci restituiscono la bellezza e la grazia di questi antichi argenti.

Subito dopo la guerra, nel '47, Costantino Bulgari diede inizio ad una ricerca sistematica, estesa all'intero territorio italiano. Lo studioso finanziava e coordinava le indagini, stabiliva i rapporti con i detentori delle opere ed organizzava sopralluoghi, ricerche d'archivio e campagne fotografiche di straordinaria qualità al fine di rilevare gli oggetti interi e i piccoli bolli presenti su di essi da restituire in stampe fotografiche di formato standard. 

Nel 2010 Anna Bulgari Calissoni, figlia di Costantino, la quale ha continuato e perfezionato l'opera del padre, ha donato l'intero archivio al Lab.Or, Laboratorio di Storia e Tecnica dell'Oreficeria (www.labor.unisi.it), con sede presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Scienze Umane e della Comunicazione Interculturale di Arezzo (Università degli Studi di Siena).

Il primo risultato delle indagini di Bulgari, durate circa 25 anni, fu il volume dedicato agli argenti romani e pubblicato nel 1958. All'interno, come nei successivi tomi, si trovano notizie storiche su orafi e argentieri e una raccolta dei loro contrassegni con la riproduzione grafica dei bolli individuali, di garanzia e di quelli di stato.

Il progetto del Lab.Or ha promosso la catalogazione, lo studio analitico, la digitalizzazione e infine la pubblicazione online dell'archivio Bulgari per consentire la consultazione da parte di tutti gli studiosi interessati. Collegandosi al sito web del Lab.Or (www.labor.unisi.it) è possibile accedere all'archivio Bulgari e a tutta la banca dati.

Il lavoro dello studioso andò avanti fino all'ultimo volume del 1974 (uscito postumo) per un totale di sei libri con la copertura dell'estensione dello Stato Pontificio preunitario (Roma, Lazio e Umbria, Marche e Romagna, Emilia).

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Il progetto di Costantino era tuttavia quello di portare a compimento i restanti volumi relativi alle altre regioni italiane, purtroppo mai pubblicati, ma di cui lo studioso, dopo anni e anni di ricerche, di indagini sui territori, di studi, di corrispondenze con i propri collaboratori, aveva raccolto, con straordinario rigore scientifico, le schede di migliaia di bolli, spesso di argentieri sconosciuti e innumerevoli relazioni sugli oggetti, di solito mai visti, inediti e rari, divisi per regioni e città; tutto corredato da ottime stampe fotografiche, compresa la 'macro' del bollo, e diverse lastre vitree più antiche. All'interno dell'archivio sono presenti inoltre una trentina di schedari in legno contenenti centinaia di cartelline su cui sono applicati i calchi in cera dei bolli e il loro positivo riportato in gesso. La collezione è arricchita infine da più di trecento rappresentazioni grafiche raffiguranti oggetti in argento, sia sacri sia profani. Sono pregevoli disegni che Costantino fece realizzare nel tempo da Giovanni Valli storico disegnatore dei gioielli BVLGARI.

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